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PEFC, Report 2022

Continua il trend positivo della certificazione PEFC

PEFC, Report 2022

PEFC, Report 2022 Il 2021 ha confermato quanto di buono si era visto nel 2020. La crescita della sensibilità ambientale da parte del consumatore, sempre più cosciente dell’emergenza climatica, ha fatto aumentare l’interesse verso strumenti che possono salvaguardare le risorse del pianeta. La certificazione PEFC è uno degli strumenti individuati per la tutela delle foreste che sono il baluardo principale contro il cambiamento climatico.
Questo ha spinto le aziende ad approvvigionarsi dalle foreste certificate PEFC e a scegliere materie prime derivanti da queste foreste per dare al consumatore un prodotto che possa rispondere alle loro richieste di sostenibilità.

Crescono le aziende certificate per la Catena di Custodia PEFC

Sono 134 le aziende che hanno ottenuto la certificazione di catena di custodia PEFC nel 2021 ovvero un +8,4% passando dalle 1179 aziende certificate CoC del 2020 alle 1278 del 2021 (al netto delle perdite).
I settori che hanno registrato lo sviluppo maggiore sono quello della prima parte della filiera ovvero le ditte boschive e la produzione di legna da ardere e altri combustibili (pellet, cippato ecc.), quello dell’edilizia, che giustamente vede nel legno un materiale sostenibile e rinnovabile se proveniente da foreste ben gestite e certificate PEFC. L’edilizia porta con sé un vasto numero di produzioni ad esempio legno lamellare, pannelli, pavimenti, infissi ecc. che sono anch’essi in crescita. Altri settori che hanno registrato un incremento sono gli imballaggi in carta e i componenti per mobili.

La Gestione Forestale Sostenibile PEFC ancora in crescita

Anche il 2021 ha visto un incremento della superficie forestale certificata PEFC in Italia. Si è passati dagli 889.032,60 ettari del 2020 agli 892.609,63 con l’entrata della certificazione in due nuove regioni, cioè Liguria e Calabria, portando a 13 la copertura delle regioni, con il Trentino-Alto Adige che conferma la più vasta superficie certificata. Di notevole risalto è stata anche la comunicazione della certificazione della Tenuta Presidenziale di Castelporziano. Era stato l’ultimo certificato GFS emesso nel 2020, ma è stato possibile comunicarlo solo nel 2021 con notevole risonanza vista l’importanza della certificazione. Inoltre sono arrivati a compimento due progetti sperimentali che hanno visto unire le energie dei gestori forestali e due grandi aziende. A maggio è arrivato a compimento il progetto di Findus, che ha supportato la certificazione del Gruppo “Monti Cimini ed Altri Comprensori Forestali del Lazio”, e a novembre è stata la volta della certificazione del Comune di Rocca di Papa (RM) con il supporto di Carte d'Or (Algida). Due importanti esempi di sinergia tra mondo forestale e dell’industria che si impegna nella tutela del patrimonio forestale italiano.
Emessa la prima certificazione dei Servizi Ecosistemici PEFC

ForestaAmica di Coldiretti Belluno ha ricevuto il certificato da CSQA per la tutela della Biodiversità svolto grazie all’attività di gestione forestale di uno dei suoi membri, Veneto Agricoltura. Si tratta di un’area di 1.292 ettari in cui predomina la faggeta autoctona, sviluppatasi su substrati carbonatici, ma in cui sono presenti anche conifere alpine, come l’abete rosso e l’abete bianco. La “foresta dei Dogi” è la prima area certificata per il servizio ecosistemico della tutela della biodiversità secondo il nuovissimo standard PEFC, rilasciato nella sua prima versione nell’agosto 2021.


Il report 2022 delle attività svolte dal PEFC Italia è disponibile da qui

Ecco il video di presentazione dei dati.   (Fonte: PEFC Italia)
 

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