Il Consorzio di Tutela della Liquirizia di Calabria DOP -primo in Europa con una doppia denominazione, sia per la radice della liquirizia che per l’estratto (il primo rientra tra le spezie, l’altro tra i prodotti elaborati per pasticceria)- ha scelto CSQA come ente di controllo.
La filiera della Liquirizia di Calabria DOP coinvolge 15 produttori/ raccoglitori, 1 azienda di prima lavorazione e 4 aziende di trasformazione, con un volume di 900 tonnellate circa annue di radice certificata come DOP.
I liquirizieti, tra spontanei e coltivati, coprono circa 1.300 ettari nelle province della regione calabra e in territori fino a 600 metri sul livello del mare.
In 20 anni le persone impiegate nella raccolta e nella trasformazione della Liquirizia sono passate da 100 a 300: una storia imprenditoriale di riscatto che nel riconoscimento della DOP ha trovato la leva per valorizzare le sue peculiarità.
L’impareggiabilità della Liquirizia di Calabria DOP è racchiusa infatti nella sua composizione chimica ed è conferita dalle sue particolari proprietà organolettiche, che la rendono un prodotto unico per gusto e caratteristiche.
"Tutta la nostra conoscenza sulla liquirizia" dichiara Antonio Massarotto Direttore del Consorzio di Tutela Liquirizia di Calabria DOP "è data dall’esperienza dell’uomo, maturata in circa 4 secoli di storia. II nostro obiettivo oggi è supportare questa conoscenza con indagini scientifiche per migliorare il prodotto e dare una maggiore certificazione di qualità alla Liquirizia di Calabria DOP". (Fonte: https://terraevita.edagricole.it/)