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Parità di genere, la PdR 125 e il nuovo standard UNI EN ISO 53800

Gli strumenti normativi a supporto dell'empowerment femminile

Parità di genere, la PdR 125 e il nuovo standard UNI EN ISO 53800
Parità di genere, la PdR 125 e il nuovo standard UNI EN ISO 53800 Ad oggi all’interno delle organizzazioni pubbliche e private la sostenibilità sociale e l’equità sono sempre più dei solidi pilastri a supporto di uno degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030: la parità di genere (Obiettivo 5).

Il mondo della normazione, negli ultimi anni, ha lavorato molto su questo tema e già nel 2022 ha visto la luce la ormai celebre Prassi di Riferimento UNI/PdR 125:2022, che fornisce delle indispensabili linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere.

A questo fondamentale documento si è affiancato la UNI EN ISO 53800:2025.

Questo standard fornisce linee guida internazionali per promuovere e attuare la parità di genere e l’empowerment femminile all’interno delle organizzazioni.

La norma definisce principi, strategie e strumenti per creare ambienti di lavoro equi, prevenire discriminazioni e favorire opportunità bilanciate in tutte le fasi del ciclo di vita lavorativo.

Offre un quadro pratico per integrare la prospettiva di genere nella governance, nelle politiche HR, nella cultura aziendale e nella catena del valore.

L’obiettivo è supportare le organizzazioni nel costruire sistemi inclusivi, trasparenti e responsabili, contribuendo allo sviluppo sostenibile e all’allineamento con gli obiettivi ESG.

Va notato che la norma non sostituisce la PdR 125, ma al contrario la completa, rendendo di fatto i due documenti complementari.

La norma definisce un orizzonte culturale e strategico che permette alle organizzazioni di allinearsi a standard internazionali; mentre la UNI/PdR 125 offre un percorso operativo, misurabile e certificabile – anche con il Marchio UNI – verso la parità di genere.

La Prassi di Riferimento in questione, oltre ad essere inclusa nella bibliografia a supporto della UNI EN ISO 53800, alle organizzazioni può offrire vantaggi a livello reputazionale e punteggi premiali nei bandi pubblici.

Infatti, ad oggi questo è l’unico documento sul tema che, sviluppato dal Sistema UNI, prevede requisiti certificabili.

Va inoltre ricordato che la UNI/PdR 125 è stata riconosciuta e pubblicata anche nel Decreto del Presidente del Consiglio in data 29 aprile 2022, in quell’ottica di sinergia tra legislazione e normazione tecnica che rappresenta la via maestra di sviluppo e innovazione sociale.

Accanto alla UNI/PdR 125 e alla UNI EN ISO 53800 completa il quadro la UNI ISO 30415:2021 Gestione delle risorse umane – Diversità e inclusione, che fornisce le linee guida per integrare i principi di diversità ed inclusione nei processi di gestione delle risorse umane, incentivando un approccio etico, sostenibile e rispettoso delle differenze.

È particolarmente utile per quelle organizzazioni che sentono l’esigenza di impostare una strategia ESG, dal momento che in appendice riporta uno strumento di autovalutazione.

Questa norma, come la UNI EN ISO 53800, al momento non è certificabile. (Fonte: https://www.uni.com/)
 

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