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Pesticidi biologici, autorizzazioni più veloci

La Commissione UE ha adottato nuove norme volte ad aumentare la disponibilità e l’accesso ai prodotti fitosanitari biologici, con l’obiettivo di ridurre l’uso di pesticidi chimici

Pesticidi biologici, autorizzazioni più veloci

Pesticidi biologici, autorizzazioni più veloci Sono in arrivo, dal novembre 2022, nuove norme volte ad aumentare la disponibilità e l’accesso ai prodotti fitosanitari biologici da utilizzare negli Stati membri dell’Unione Europea, con l’obiettivo di sostenere la transizione dell’UE a sistemi alimentari sostenibili e la riduzione dell’uso di pesticidi chimici.

Le nuove norme, adottate dalla Commissione UE nell’ambito della strategia “Dal produttore al consumatore”, “faciliteranno l’autorizzazione dei microrganismi da usare come sostanze attive nei prodotti fitosanitari – si legge in una nota – e offriranno agli agricoltori dell’UE ulteriori opzioni per sostituire i prodotti fitosanitari chimici con alternative più sostenibili“.

Pesticidi, gli obiettivi delle nuove norme UE

Con le nuove regole – si legge nella nota – le proprietà biologiche ed ecologiche di ciascun microrganismo verranno sottoposte al centro del processo di valutazione scientifica dei rischi, che deve dimostrare la sicurezza prima che i microrganismi possano essere approvati come sostanze attive nei prodotti fitosanitari. L’obiettivo è quello di accelerare l’autorizzazione dei microrganismi e dei prodotti fitosanitari biologici che li contengono.

“La transizione a sistemi alimentari più sostenibili implica la necessità di trovare alternative ai pesticidi chimici che rispettino il nostro pianeta e la nostra salute – ha dichiarato Stella KyriakidesCommissaria per la Salute e la sicurezza alimentare. – La Commissione si è impegnata ad agevolare questo processo aumentando il numero di alternative biologiche e a basso rischio sul mercato: dall’inizio del nostro mandato abbiamo già approvato 20 alternative a basso rischio.

Grazie a queste nuove norme, faremo sì che le alternative biologiche possano raggiungere i nostri agricoltori ancora più rapidamente. Quanto più investiamo collettivamente risorse nella valutazione dei prodotti fitosanitari, tante più alternative sicure avremo a disposizione per tenere fede al nostro impegno a ridurre l’uso dei pesticidi chimici del 50% entro il 2030”. (Fonte: https://www.helpconsumatori.it/)

 

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