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Piano Nazione Residui 2024

Monitoraggio di sostanze e residui pericolosi per la salute pubblica

Piano Nazione Residui 2024
Piano Nazione Residui 2024 Il Piano Nazione Residui (PNR) viene predisposto annualmente dal Ministero della Salute, sulla base delle indicazioni previste dalle norme europee, ed è il frutto della collaborazione tra le Autorità competenti regionali e locali, i Laboratori nazionali di riferimento e gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali.

Mediante tale piano vengono monitorate le sostanze e i residui che potrebbero costituire un pericolo per la salute pubblica, con lo scopo di svelare casi:
  • di somministrazione illecita di sostanze vietate o non autorizzate,
  • di somministrazione impropria di sostanze utilizzate a condizioni diverse da quelle autorizzate
  • di verificare la conformità rispetto ai limiti massimi di residui per i medicinali veterinari autorizzati e gli additivi per mangimi.
Nell’ambito dell’intera attività del PNR, nel 2024 in Italia sono stati prelevati 26.968 campioni, per un totale di 397.913 determinazioni analitiche.

Sono risultati non conformi 38 campioni.

Rispetto al 2023, in Italia, a fronte di un leggero decremento nel numero di campioni totali (-0,8%), dovuto sostanzialmente ad una diminuzione dei dati di produzione, si evidenzia un aumento significativo di determinazioni analitiche (+5%).

Le percentuali di non conformità sono rimaste praticamente invariate per tutte le attività, con la sola eccezione dei campionamenti su sospetto, che aumentano dal 2,8% al 4,3%.

Il PNR 2024 si articola attraverso l’attuazione delle seguenti attività:
  • Piano mirato
  • Piano di sorveglianza
  • Piano Paesi Terzi
  • Extrapiano
  • Campionamento su sospetto.

Piano mirato

È il piano più consistente, con 24.337 campioni e 317.082 determinazioni analitiche, per una media di 13 sostanze ricercate per ogni campione.
I campioni che hanno fornito risultati irregolari per la presenza di residui sono stati complessivamente 10, tutti di provenienza italiana, pari allo 0,04% del totale dei campioni prelevati.
Le non conformità in Italia hanno riguardato soprattutto la specie suina (4 su 10) e quella bovina (4 su 10).

In Italia, il Piano mirato, analogalmente a quello attuato fino al 2022, ha confermato il trend degli ultimi anni, con percentuali di irregolarità generalmente più basse rispetto alla media comunitaria.

Nel 2023 si è osservata una flessione anche a livello europeo, legata all’esclusione dal PNR della ricerca di contaminanti e pesticidi nei prodotti di origine animale. I dati UE relativi al 2024 non sono ancora disponibili.

Piano Paesi Terzi

Il Piano Paesi Terzi è un controllo nazionale basato sul rischio che prevede il campionamento degli alimenti di origine animale importati, per verificare l’efficacia dei controlli sui residui nei Paesi Terzi e la conformità alle norme UE. I prelievi sono effettuati dai PCF (Posti di Controllo Frontalieri) italiani.

Nel 2024 sono stati prelevati, nell’ambito del Piano Paesi Terzi, 429 campioni, con 9.876 determinazioni analitiche su Acquacoltura, Specie bovina, Budelli, Specie equina, Miele e Uova.
Nessun campione è risultato non conforme.

Extrapiano

Il campionamento extrapiano è effettuato per rispondere ad esigenze specifiche nazionali o locali.
Nel 2024 sono stati prelevati e analizzati 514 campioni su cui sono state effettuate 23.863 determinazioni analitiche, per una media di 46 sostanze ricercate per ogni campione.

Nell’estate 2024 è stato avviato un extrapiano nazionale per la ricerca di residui di sostanze farmacologicamente attive in cavalli vivi, muscolo e fegato di cavallo, italiani ed esteri.
L’iniziativa è nata a seguito di segnalazioni di possibili pratiche fraudolente relative alla macellazione di cavalli non destinati alla produzione alimentare, introdotti illecitamente nella catena alimentare.

La Commissione europea ha avviato indagini coordinate con gli Stati membri. In attesa degli esiti, l’Italia ha deciso di intensificare i controlli già previsti nel Piano mirato, con particolare attenzione a:
  • A3f2: antinfiammatori non steroidei non consentiti
  • B1d1: antinfiammatori non steroidei autorizzati
  • B1d2: cortisonici
Nell’attività dell’Extrapiano nazionale non sono stati riscontrati campioni non conformi.

Tra le attività regionali, Emilia-Romagna e Lombardia sono state le capofila per numero di campioni prelevati e analizzati. Non sono stati riscontrati campioni non conformi.

Campionamento su sospetto

Questo campionamento prevede il prelievo di campioni in situazioni in cui ci sia motivo di sospettare la presenza di residui (clinico-anamnestico) o a seguito di positività ad esiti diagnostici o sospetti al test istologico.
Rientrano in questa tipologia anche i campioni prelevati, in caso di macellazione speciale d’urgenza (MSU), a seguito di positività all’esame per la ricerca delle sostanze inibenti.

Nel 2024 sono stati prelevati 632 campioni nell’ambito dell’attività su sospetto, su cui sono state effettuate 12.665 determinazioni analitiche, per una media di 20 sostanze ricercate su ogni campione.
Sono stati riscontrati 27 campioni non conformi, pari al 4,3% del totale dei campioni prelevati con tale strategia di campionamento.

Nel gennaio 2024 sono stati riscontrati 19 campioni di tessuto adiposo bovino non conformi per presenza di fipronil oltre i limiti previsti dal Reg.(CE) 396/2005.

Il fenomeno è collegato a un problema di contaminazione di un distillato ad uso zootecnico segnalato nel 2023 in alcune regioni del nord Italia.
A febbraio 2024 è entrato in vigore il Reg. (UE) 2024/347, che ha innalzato i limiti sul tessuto adiposo bovino e ovicaprino a seguito dell’aumento del limite sulla canna da zucchero importata dal Brasile.
Poiché la causa della contaminazione non è stata ancora chiarita, le Autorità competenti devono valutare se essa sia riconducibile all’impiego di sottoprodotti della canna da zucchero brasiliana o, in caso contrario, proseguire le indagini e riferire al Ministero della Salute.

Conclusioni

Il 2024 è stato il secondo anno di attuazione dei regolamenti (UE) 2022/1644 e 2022/1646.

Il sistema italiano ha continuato a fronteggiare in modo estremamente efficace il cambiamento delle procedure conseguenti alle nuove norme, grazie sia al coordinamento puntuale e costante tra gli attori a tutti i livelli, sia al buon funzionamento del sistema informatico RaDISAN, avviato dal 2022 e perfezionato negli anni successivi, sia nella fase di pianificazione che di rendicontazione.

Si riscontrano ancora alcuni margini di miglioramento per ottimizzare le attività ed essere sempre più in linea con quanto richiesto dalle norme europee.

L’attività del PNR 2024, in termini di percentuali di non conformità e conformità, è comparabile con quella degli anni precedenti. 
Nonostante il leggero calo del numero di campionamenti, è stato registrato un aumento del numero di determinazioni analitiche, quindi di sostanze ricercate, rispetto agli anni precedenti, segno della sempre maggiore disponibilità di indagine presso i laboratori italiani. (Fonte: https://www.ceirsa.org/)

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