
Il regolamento mira a migliorare la cooperazione tra le autorità nazionali responsabili dell’applicazione del divieto UE di pratiche commerciali sleali, incrementando e rendendo obbligatori lo scambio di informazioni, le indagini e la riscossione delle sanzioni.
Per rafforzare la tutela degli agricoltori, gli eurodeputati chiedono che gli Stati membri intervengano d’ufficio, bloccando di propria iniziativa le pratiche commerciali sleali transfrontaliere senza alcuna denuncia formale da parte dei produttori.
Un sistema, questo, che replicherebbe quello previsto dal regime di protezione delle Indicazioni Geografiche nel Mercato Unico.
Le proposte della Commissione AGRI
La proposta votata dai membri della Commissione Agricoltura introduce tre novità rispetto a quella della Commissione.1 – Più trasparenza grazie a un sistema di allerta rapido
Gli eurodeputati vogliono migliorare il sistema di allerta sulle pratiche commerciali sleali che potrebbero verificarsi in due o più paesi proposto dalla Commissione. I punti di contatto designati dalle autorità nazionali preposte e dalla Commissione dovrebbero creare una rete informativa permanente grazie alla quale tutti i membri sarebbero automaticamente e immediatamente informati di sospette pratiche commerciali sleali in altri paesi.
2 – Norme estese a fornitori e alleanze di acquisto al di fuori dell’UE
Per impedire agli operatori di eludere la legge trasferendo la propria sede al di fuori dell’UE, i deputati vogliono estendere le norme per proteggere i produttori vittime di pratiche commerciali sleali da parte di acquirenti di paesi terzi. Allo stesso tempo, tutti gli acquirenti con sede al di fuori dell’UE dovranno designare una “persona responsabile per l’UE” prima di poter acquistare i loro prodotti agricoli e alimentari nell’Unione. La persona in questione sarebbe passibile di sanzioni in caso di violazione delle norme da parte del venditore, propongono i deputati.
3 – Quadro giuridico esteso per la cooperazione tra autorità
I deputati vogliono garantire che, nei casi in cui gli Stati membri abbiano deciso di vietare più pratiche commerciali sleali di quelle vietate dall’attuale diritto UE, le autorità preposte all’applicazione delle norme abbiano la possibilità di applicare, di comune accordo, le nuove norme sulla cooperazione reciproca.
Prossimi passi
Fondamentale sarà il via libera della Plenaria che si terrà a settembre 2025, che darà inizio ai negoziati con Commissione e Consiglio. I deputati della Commissione Agricoltura hanno inoltre deciso di avviare i colloqui con i paesi dell’UE sulla versione definitiva della legislazione.L’obiettivo è completare l’iter legislativo entro la fine del 2025 per garantire una giusta remunerazione per il lavoro degli agricoltori e il valore dei loro prodotti, all’altezza delle aspettative di milioni di cittadini europei. (Fonte: https://www.ruminantia.it/)