
Fra le ragioni che hanno reso necessario aggiornare e uniformare l'approccio alla valutazione dell'esposizione vi sono anche le variazioni nella composizione della dieta, dalle quali possono derivare per il consumatore diverse gradazioni di esposizione (es."acuta" e "cronica").
Dal parere delle Agenzie, si evincono raccomandazioni rivolte alla Commissione europea tese a modificare in modo "significativo" - afferma una nota stampa congiunta - l'approccio con cui le Agenzie valutano il grado di esposizione delle persone ai residui di medicinali veterinari presenti negli alimenti di origine animale.
La presenza di questi residui è regolamentata per garantire la sicurezza dei consumatori attraverso la definizione di limiti massimi di residui (LMR) giuridicamente vincolanti, individuati sulla base delle valutazioni effettuate dall'EFSA e dall'EMA, sull'esposizione alimentare umana. Le modifiche alle metodiche di valutazione dell'esposizione sono la conseguenza della ricerca di metodologie armonizzate per tutti i residui (es. additivi nei mangimi e pesticidi) e basate più su conferme scientifiche che sui dati storici.
Il contesto
Alcune sostanze hanno un duplice impiego sia come medicinali veterinari che come pesticidi. I limiti massimi dei residui possono essere diversi e rilevati con metodiche altrettanto differenti o sostanze a duplice uso per la stessa sostanza nella stessa materia prima animale (muscolo, grasso, fegato, rene, uova o latte).
Per ovviare a queste difformità, che incidono sulla valutazione dell'esposizione alimentare, la Comissione europea, nel 2020, aveva incaricato l'EFSA e l'EMA (nel 2020) di produrre un parere scientifico utile a sviluppare un approccio armonizzato alle metodologie di valutazione dell'esposizione per i residui da medicinali veterinari, additivi per mangimi e residui di pesticidi negli alimenti di origine animale. Efsa e Ema hanno portato a termine la loro relazione a dicembre e dal 19 gennaio è pubblica.
Prossimi passi
La relazione finale delle due Agenzie europee è un passo importante verso l'armonizzazione. La Commissione Europea ne valuterà l'impatto nei diversi settori attraverso una serie di azioni di follow-up nei prossimi anni.
Per i medicinali veterinari in particolare, l'attuazione delle raccomandazioni rappresenterà un cambiamento molto significativo nel modo in cui viene valutata l'esposizione alimentare.
Intanto sulla relazione delle Agenzie è già arrivato il parere favorevole del Comitato europeo per i medicinali veterinari (Cvmp). (Fonte: https://www.anmvioggi.it/)