Nel 2018 – su proposta di Accredia con il coinvolgimento di FIDAE, CSQA, MOIGE, ISRE e il Tribunale di Milano – UNI ha realizzato la Prassi di Riferimento UNI/PdR 42, dal titolo “Sistema di gestione per la prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo”. Questa prassi – che è stata il primo documento pre-normativo, a livello mondiale, interamente dedicato a definire un sistema di gestione per la prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo – ha avuto indubbiamente il merito di porre un tema sociale così delicato all’attenzione del mondo della normazione e ha posto quindi le basi per sviluppare ora un nuovo significativo standard.
Si tratta della UNI 12000:2025 che prende spunto proprio dall’esperienza maturata in questi anni con un obiettivo chiaro: focalizzare l’approccio alla prevenzione e al contrasto del bullismo e del cyberbullismo in particolare nei settori sportivo e ricreativo.
La norma fornisce un quadro completo di requisiti per applicare un sistema di gestione efficace all’interno di tutte le organizzazioni che operano nei settori sportivo, ludico, ricreativo e ricettivo, rivolte a minori e giovani adulti.
Rientrano tra queste, ad esempio le strutture sportive e ludiche, centri estivi, colonie, comunità alloggio, case-famiglia, parrocchie, oratori, centri di formazione professionale e di accoglienza per minori non accompagnati, nonché strutture detentive.
La nuova norma UNI per la prevenzione ed il contrasto del bullismo e del cyberbullismo rappresenta l’ennesima tappa di un percorso importante di estensione degli strumenti della normazione tecnica volontaria, della certificazione di conformità e dell’accreditamento al settore della responsabilità sociale, proprio su un tema di grandissima rilevanza educativa come bullismo e cyberbullismo.
Questo meccanismo virtuoso, peraltro, camminerà perfettamente in parallelo con il percorso legislativo sul bullismo che si sta completando per il mondo scolastico, sul solco tracciato dalla legge 70 del 2024, che prevede l’adozione di strumenti antibullismo in tutte le realtà educative e aggregative sia formali che informali rivolte ai minori ed ai giovani adulti.
La UNI 12000 si applica a prescindere dalle dimensioni, dal tipo di attività o dalla struttura organizzativa: un passo importante per promuovere ambienti più sicuri, responsabili e inclusivi in tutti i contesti dedicati ai giovani.
La nuova norma rappresenta, dunque, un riferimento pratico e fondamentale per certificare il proprio sistema di gestione antibullismo.
Un’appendice presente nella norma contiene infatti i requisiti per la valutazione di conformità di terza parte e il rilascio del Marchio UNI “Sistema di gestione”: un’ulteriore garanzia che attesta la qualità e la validità del sistema di gestione per la prevenzione e il contrasto del bullismo adottato dall’organizzazione in conformità alla norma UNI 12000.
Questa è anche un modello di riferimento per definire una safeguarding policy efficace a tutela di minori e giovani adulti che estende la sua applicazione alle diverse forme di abuso oltre al bullismo.
La scelta specifica del normatore di concentrare l’ambito della norma ai settori sportivi e ricreativi è motivata dal fatto che il settore scolastico – tema trattato dalla prassi di riferimento precedentemente citata – è già regolato dalla legislazione vigente.
Si può dunque parlare di un esempio virtuoso e concreto di trasformazione di una Prassi di Riferimento in norma tecnica efficace e applicabile.
La validità dei contenuti della norma UNI 12000 e il suo valore sono tali che si pensa di inserire i suoi riferimenti nel Piano Nazionale Antibullismo, attualmente in fase di approvazione da parte del Governo, sotto il coordinamento del Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri. (Fonte: https://www.uni.com/)