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Additivi e nitrati, il Ministero fissa nuovi limiti massimi

Al via il Reg. (UE) 2108/2023 che introduce criteri più restrittivi per la sicurezza alimentare

Additivi e nitrati, il Ministero fissa nuovi limiti massimi
Additivi e nitrati, il Ministero fissa nuovi limiti massimi Il Dipartimento della Salute Umana, della Salute Animale e dell’Ecosistema (One Health) ha diffuso una nota relativa all’entrata in vigore delle nuove disposizioni stabilite dal Regolamento (UE) 2108/2023 della Commissione Europea.

Questo Regolamento introduce modifiche agli allegati del Regolamento (CE) 1333/2008 e del Regolamento (CE) 231/2012, stabilendo nuovi Limiti Massimi (LMA) per gli additivi alimentari nitriti (E 249, E 250) e nitrati (E 251, E 252).

La necessità di tale revisione normativa deriva dalla rivalutazione condotta dall’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare), che ha espresso preoccupazione per l’esposizione complessiva a livelli elevati di nitrosammine esogene.

L’EFSA ha evidenziato che la Dose Giornaliera Ammissibile (DGA) di nitriti/nitrati veniva superata, specialmente per le fasce più vulnerabili della popolazione, se si consideravano tutte le fonti di esposizione.
Sebbene l’uso di additivi non sia l’unica fonte di esposizione, la limitata possibilità di controllare la presenza di questi composti da fonti naturali o per contaminazione ha reso necessario abbassare gli attuali livelli degli additivi al fine di minimizzare i rischi.

È fondamentale, tuttavia, mantenere un equilibrio tra il rischio di formazione di nitrosammine e l’effetto protettivo dei nitriti contro la moltiplicazione di batteri pericolosi come il C. botulinum (sicurezza microbiologica) nei prodotti alimentari.

Principali novità introdotte dal Regolamento (UE) 2108/2023

Il Regolamento (UE) 2108/2023 si applica a tre categorie alimentari principali:
  • prodotti a base di carne;
  • prodotti lattiero caseari;
  • pesce e prodotti della pesca trasformati.
Le novità normative sono molteplici e toccano aspetti cruciali della gestione degli additivi:
  • riduzione dei limiti aggiunti e residui: il Regolamento stabilisce la riduzione delle dosi massime di nitriti e nitrati che possono essere aggiunte. Inoltre, definisce i livelli residui massimi da tutte le fonti per i prodotti pronti per la commercializzazione e per l’intera durata del loro periodo di conservazione. Questo approccio tiene conto anche della presenza di nitrati/nitriti provenienti da altri ingredienti, come le verdure a foglia (spinaci, lattuga, rucola) o spezie, o dalla naturale conversione dei nitriti in nitrati.
  • Espressione dei limiti in forma ionica: una delle modifiche più significative è l’espressione dei nuovi livelli massimi in ioni nitrito e nitrato  (NO2 e NO3) e non più come sali (NaNO2, KNO2, NaNO3, KNO3), coerentemente con le DGA stabilite dall’EFSA. Per la conversione, sono stati stabiliti fattori specifici; ad esempio, 1 mg di E 250 (Nitrito di Sodio) equivale a 0,67 mg di ione nitrito, mentre 1 mg di E 251 (Nitrato di Sodio) equivale a 0,73 mg di ione nitrato.
  • Monitoraggio e deroghe: in caso di superamento dei nuovi livelli massimi residui di nitrati, i prodotti possono comunque essere immessi sul mercato, ma l’Operatore del Settore Alimentare (OSA) ha l’obbligo di indagare la motivazione del superamento. Sono state definite anche, in deroga alla regola generale, specifiche disposizioni per i livelli residui massimi di nitriti e nitrati in taluni prodotti tradizionali a base di carne ottenuti mediante salatura.
  • Requisiti di purezza aumentati: il Regolamento 2108/2023 modifica l’allegato del Regolamento (UE) 231/2012, stabilendo nuovi livelli più bassi per contaminanti come piombo, mercurio e arsenico per gli additivi E 249-252, in linea con le raccomandazioni EFSA.

NOTA DGISAN 9 OTTOBRE 2025

La nota ministeriale, firmata il 7 ottobre dal DIrettore Generale della Sicurezza Alimentare Ugo Della Marta dettaglia i livelli per ciascun prodotto, i fattori di conversione e un documento di FAQ dinamico per facilitare l'applicazione dei nuovi valori di FIAS.

I nuovi limiti si applicano progressivamente, a seconda dei prodotti, in parte dal 9 ottobre 2025 e in parte dal 9 ottobre del 2026.  (Fonte: Ruminantia )

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