“E’ necessario riprendere un virtuoso rapporto di comunicazione con i consumatori, soprattutto per i prodotti ortofrutticoli. La certificazione Gocciaverde è un elemento di competitività, che permette all’agricoltore di essere protagonista in processi di marketing, altrimenti subiti”: a dichiararlo è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), intervenuto all’avvio ufficiale del primo marchio volontario di sostenibilità idrica, giunto alla fase operativa dopo circa un anno di lavoro, che ha portato alla certificazione “pilota” di 4 aziende, 2 organizzazioni di produttori ed altrettanti Consorzi di bonifica ed irrigazione; tre gli enti certificatori coinvolti: Checkfruit, CSQA, CCPB.
Presente il Sottosegretario alle Politiche Agricole e Sovranità Alimentare, Luigi D’Eramo e l’onorevole, Stefano Vaccari, della Commissione Agricoltura, l’evento di presentazione si è tenuto all’interno del salone fieristico Macfrut a Rimini, davanti ad un folto pubblico e ad un qualificato parterre di rappresentanti del mondo politico ed economico.
Nella mattinata “GocciaVerde” è stato presentato anche al Presidente della Commissione Agricoltura del Senato, Luca De Carlo.
“Gocciaverde” è una certificazione privata volontaria sull’uso dell’acqua e di tutela quali-quantitativa della risorsa idrica per migliorarne la sostenibilità ed aumentare la competitività delle produzioni italiane sui mercati di tutto il mondo.
L’iter certificatorio richiede il rispetto di requisiti specifici e la messa in atto di azioni virtuose, che originano indicatori verificabili e misurabili, attestati da una parte terza indipendente.
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Fonte: Agricolae.eu