
Biodiversity Friend è una certificazione ambientale europea che, su base volontaria e tramite ausili scientifici, permette alle aziende di valutare l’impatto della propria attività sulla biodiversità e, più in generale, la propria sostenibilità in agricoltura.
Grazie a un nuovo progetto presentato in partenariato tra Institut Agricole Régional, Coldiretti Valle d’Aosta, CSQA, Parco naturale del Mont-Avic, Cave Mont-Blanc de Morgex et La Sulle e comune di Nus, la certificazione potrebbe essere calibrata e modificata su scala regionale e perciò adattata alle specificità del territorio nostrano.
«I criteri alla base di tale iniziativa sono generici per tutta l’Europa e perciò non tengono conto delle particolari condizioni agricole e agroalimentari valdostane, tarate su zootecnica e alpeggi oltre che sulle sole coltivazioni – spiega Denise Chabloz, una delle responsabili del progetto e consigliera comunale neuventse -. Vorremmo così andare ad approfondire tutta quella parte di biodiversità floristica che permetterà di quantificare su prati e pascoli, superfici ben più ampie dei soli frutteti e vigneti sui quali è innestata la documentazione».
Più nel dettaglio, a fungere da aree pilota oggetto di studi di tipo scientifico saranno il Vallone di Saint-Barthélemy, alcune zone del Parco del Mont-Avic, i vigneti della Cave Mont-Blanc e ulteriori superfici dell’Institut Agricole ancora in fase di definizione.
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Fonte: Gazzetta Matin