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Biologico: in GU il decreto controlli per l’import dai paesi terzi

Frequenza dei controlli fisici sulle partite biologiche e in conversione destinate ad essere importate in UE

Biologico: in GU il decreto controlli per l’import dai paesi terzi

Biologico: in GU il decreto controlli per l’import dai paesi terzi Sulla Gazzetta Ufficiale del 27 marzo scorso è stato pubblicato il Decreto del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste sulla frequenza dei controlli fisici sulle partite di prodotti biologici e in conversione

Si tratta di un Decreto che il Masaf dovrà pubblicare ogni anno, sulla base delle indicazioni periodiche che la Commissione Ue fornisce agli Stati Membri sui prodotti, e le relative provenienze, considerati a maggiore rischio di frode.

Sulla base delle indicazioni che arrivano da Bruxelles quindi l’autorità doganale dovrà definire la frequenza dei controlli fisici sulle partite biologiche e in conversione destinate ad essere importate in Ue.
Tali controlli sono da considerare aggiuntivi rispetto al piano di controllo annuale già definito dall’agenzia sulla base dell’analisi del rischio.

Per controllo fisico si intende un controllo di laboratorio volto alla ricerca delle sostanze non ammesse, utilizzando i metodi analitici più appropriati per la rilevazione di ciascuna sostanza.
L’analisi dei campioni deve essere condotta in un laboratorio accreditato per i particolari metodi analitici utilizzati.

I prodotti sui quali effettuare tali controlli fisici sono:

  • zenzero, zucca (semi), soia (semi, panelli, farine, estrusioni ecc.), tè (vari tipi) provenienti dalla Cina;
  • soia (semi, panelli, farine, estrusioni, ecc.) e curcuma provenienti dall’India;
  • semi di chia dal Paraguay;
  • quinoa dal Perù;
  • cacao dalla Sierra Leone.

Nel caso in cui il risultato della prova e il controllo fisico risultino soddisfacenti, l’Adm decide in merito alla partita registrandola come immessa in libera pratica come prodotto biologico o come prodotto in conversione.

Se, invece, l’esito del controllo in laboratorio evidenzi la presenza di una sostanza non ammessa, determinando in questo modo un risultato insoddisfacente, l’ADM registrerà che la partita potrà essere immessa in libera pratica come prodotto non biologico o che non potrà essere immessa in libera pratica. (Fonte: https://www.ilpuntocoldiretti.it)

Il MASEF ha inviato inoltre aggiornate istruzioni operative per la gestione integrata di DSCE e COI in caso di controlli ufficiali su prodotti biologici destinati ad essere importati in Italia.
 

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