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Bresaola della Valtellina IGP: nel 2024 lavorate 34.000 tonnellate di carne

Cresce la produzione di Bresaola della Valtellina IGP, ma la filiera è sotto pressione per l’aumento dei costi e la carenza di carne europea. Import +50%

Bresaola della Valtellina IGP: nel 2024 lavorate 34.000 tonnellate di carne
Bresaola della Valtellina IGP: nel 2024 lavorate 34.000 tonnellate di carne

La Bresaola della Valtellina IGP sarà tra i protagonisti della 118esima Mostra del Bitto, storica vetrina delle eccellenze agroalimentari valtellinesi. Un’occasione per fare chiarezza e raccontare con trasparenza il valore autentico di un prodotto unico e inimitabile, frutto di un saper fare generazionale che affonda le sue radici in una cultura millenaria ed è oggi garantito dal marchio comunitario IGP.

La Bresaola della Valtellina IGP nasce esclusivamente nella provincia di Sondrio, secondo un rigoroso Disciplinare di Produzione approvato dall’Unione Europea sotto la sorveglianza dell’Organismo terzo di Controllo CSQA Certificazioni. Ogni fase della lavorazione, dalla scelta della materia prima alla stagionatura, rispetta regole precise che intrecciano tradizione e innovazione, per garantire al consumatore un salume sicuro, controllato e di eccellenza.

“La Bresaola della Valtellina IGP è un simbolo della nostra identità, un prodotto che racconta il territorio, le persone che ogni giorno vi dedicano tempo e risorse. Il marchio IGP non è solo una garanzia di qualità, ma la testimonianza concreta di un impegno collettivo verso la trasparenza, la sicurezza e la tutela del consumatore – dichiara Mario Moro, presidente del Consorzio di Tutela della Bresaola della Valtellina IGP – A fare davvero la differenza nella sua produzione sono la qualità della materia prima e il processo di trasformazione a cui viene sottoposta. La Valtellina è l’anima della Bresaola a marchio IGP. È qui che la tradizione si rinnova ogni giorno, grazie alle condizioni ambientali, ai saperi artigianali e alla passione delle persone che la producono. È un patrimonio che intendiamo proteggere e valorizzare, perché rappresenta il cuore pulsante della nostra identità e il futuro del nostro territorio”.

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Fonte: La Stampa.it

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