
Dopo oltre due anni di iter parlamentare, il provvedimento – giunto alla sua terza lettura, a seguito delle modifiche introdotte alla Camera e delle osservazioni delle commissioni competenti – ha finalmente incassato il disco verde finale.
Le principali novità del DDL AI
Il DDL AI, già approvato alla Camera il 25 giugno e passato in seconda lettura al Senato lo scorso marzo, introduce una serie di regole per disciplinare la produzione, l’utilizzo e la gestione dei sistemi di intelligenza artificiale, con particolare attenzione alla sicurezza, alla tutela dei diritti e agli investimenti pubblici e privati.Le novità più rilevanti
Il provvedimento, composto da 28 articoli suddivisi in sei Capi, delega il Governo a emanare una serie di decreti legislativi per disciplinare l’intelligenza artificiale, definendo i principi generali per l’utilizzo sicuro e responsabile di queste tecnologie.- Accesso all’AI per i minori: l’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale sarà consentito solo previo consenso dei genitori o dei tutori.
- Server e infrastrutture: le pubbliche amministrazioni potranno usare sistemi di AI anche ospitati su server al di fuori del territorio nazionale, eliminando l’obbligo di server esclusivamente italiani.
- Sicurezza e trasparenza: il provvedimento introduce obblighi di valutazione dei rischi, monitoraggio dei sistemi e documentazione delle decisioni automatizzate.
- Investimenti e incentivi: la legge prevede misure a sostegno di startup e aziende impegnate nello sviluppo di sistemi AI etici e conformi alle normative europee.
Le aree di applicazione e controllo dell’AI
- Capo I – Definisce principi e finalità per l’uso dell’IA, anche nei settori produttivi e della difesa, promuovendo un approccio trasparente e rispettoso dei diritti fondamentali.
- Capo II – Regola l’applicazione dell’IA in ambiti specifici come sanità, ricerca, lavoro, pubblica amministrazione e giustizia, proteggendo i dati personali e prevenendo discriminazioni; delega inoltre il Governo a disciplinare l’uso di dati, algoritmi e metodi matematici per l’addestramento dei sistemi.
- Capo III – Stabilisce la Strategia nazionale per l’IA, incentivando collaborazioni pubblico-private, ricerca e formazione. ACN vigila sulla sicurezza dei sistemi, mentre AgID gestisce notifiche e promuove casi d’uso sicuri per cittadini e imprese; il Governo ha delega per l’adeguamento al quadro europeo AI Act.
- Capo IV – Tutela privacy e diritti d’autore, estendendo la protezione anche alle opere create con l’ausilio dell’IA.
- Capo V – Introduce modifiche al codice penale per punire l’uso illecito dell’IA, con particolare riferimento ai Deepfake e agli usi dell’IA che compromettano la sicurezza o l’integrità di persone e sistemi.
- Capo VI – Contiene disposizioni finanziarie, clausole di invarianza, e possibilità per l’ACN di concludere accordi di collaborazione con soggetti privati nazionali e internazionali, rafforzando la governance dell’IA a livello italiano ed europeo.
Impatto per imprese e PA
Con l’approvazione del DDL AI, le imprese italiane, in particolare quelle del settore tecnologico e digitale, potranno operare in un contesto normativo chiaro e sicuro, favorendo lo sviluppo di soluzioni AI innovative.Le pubbliche amministrazioni avranno linee guida definite per l’adozione di sistemi intelligenti, con la possibilità di utilizzare infrastrutture cloud esterne e garantire la sicurezza dei dati sensibili dei cittadini. (Fonte: Anna Fabi, https://www.pmi.it/)