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SQNBA, il Masaf tutela il plusvalore degli allevatori

Chiarimenti sulle clausole contrattuali di filiera

SQNBA, il Masaf tutela il plusvalore degli allevatori
SQNBA, il Masaf tutela il plusvalore degli allevatori Il prodotto ottenuto da un allevamento certificato SQNBA "può sicuramente vantare un plusvalore".
Per il Masaf (ICQRF) si giustifica l'applicazione di "prezzi maggiori".

Nelle relazioni tra acquirenti e fornitori di prodotti che si avvalgono dei riferimenti al SQNBA, "dovrebbero essere applicati prezzi maggiori rispetto a prodotti non rientranti nel sistema in argomento, stante la possibile sussistenza di profili di illiceità derivanti dal mancato riconoscimento del maggior valore del prodotto".
Lo scrive Felice Assenza, Ispettore Capo del Dipartimento Ispettorato Frodi del Masaf, in una circolare inviata alla filiera zootecnica. 

Chiarimenti alla filiera

L'iniziativa risponde alle richieste di chiarimenti inoltrate al Dipartimento, sulla presenza di eventuali clausole contrattuali tra soggetti della filiera zootecnica nell’ambito dei contratti della certificazione volontaria SQNBA.

Un plusvalore da distribuire lungo tutta la filiera

"È del tutto evidente - spiega la circolare- come l’adesione al sistema e il rispetto dei requisiti e degli adempimenti riportati nei disciplinari di produzione comportino degli oneri da parte degli allevatori".

Anche per questo, il prodotto ottenuto "può sicuramente vantare un “plusvalore” rispetto ad un prodotto ottenuto in un allevamento non aderente al sistema di qualità in argomento".
Un plusvalore riconosciuto dal consumatore "che, pertanto, è orientato a scegliere tale prodotto rispetto ad altri ed è disposto a pagare un maggior prezzo".

Ne consegue che "tale maggior valore, riconosciuto nella fase dell’acquisto finale del prodotto finito, debba essere equamente distribuito lungo tutta la filiera, con particolare riferimento alla fase della produzione primaria e agli allevatori che hanno dovuto sopportare maggiori costi o minori rese produttive a vantaggio dei principi di sostenibilità e di salubrità che il legislatore ha voluto promuovere e sostenere".

Fonti legislative

Non si tratta di una semplice raccomandazione: il Ministero richiama il Decreto Legislativo n. 198/2021 sulle pratiche commerciali sleali.

La mancata corresponsione di un prezzo adeguato per prodotti certificati SQNBA può configurare elementi di illiceità ai sensi dell’articolo 5.
In altre parole, la valorizzazione economica della certificazione non può essere solo a beneficio delle fasi finali della filiera.

Sistemi produttivi più sostenibili

Con questo intervento, il MASAF rafforza il messaggio politico e operativo a sostegno della transizione verso sistemi produttivi più sostenibili: senza una remunerazione equa, la partecipazione degli allevatori ai sistemi volontari rischia di rimanere marginale.

La nota, infine, rappresenta un monito per associazioni, organizzazioni e imprese della filiera: l’adesione al SQNBA non può tradursi in un aumento dei requisiti senza un corrispettivo economico adeguato, pena la violazione della normativa vigente.

La comunicazione dell’ICQRF assume così un ruolo strategico: tutela gli allevatori, definisce un quadro contrattuale più trasparente e rafforza la credibilità dei sistemi volontari di qualità nel settore agroalimentare italiano. (Fonte: https://www.anmvioggi.it/)

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