Standard etici per dare valore alle politiche aziendali

Le organizzazioni italiane sono sempre state sensibili ai temi dell’etica nel mondo del lavoro, intesa sia come responsabilità verso i propri dipendenti e collaboratori, sia verso il territorio su cui si svolge l’attività produttiva.

In questo momento l’attenzione su questi temi è ancora più accentuata, e sempre più le aziende cercano modalità con cui dare dimostrazione dell’impegno su questi aspetti soprattutto per rispondere alle richieste dei propri clienti (soprattutto delle GDO e dei grandi marchi internazionali), ma anche in chiave di marketing.

Gli strumenti per comunicare agli stakeholder la propria visione di impresa etica sono molteplici:
  • alcune aziende scelgono la certificazione a fronte di standard internazionali quali SA8000 o SR10;
  • altre invece adottano standard internazionali di rendicontazione (ad esempio GRI 4 e AA1000) per la redazione del Bilancio di Sostenibilità;
  • altre aziende, invece, sulla spinta dei propri clienti della GDO internazionale aderiscono alla piattaforma SEDEX e si sottopongono ad ispezione da pare di un ente terzo per la valutazione dei requisiti previsti dalla check list SMETA.
CSQA è da tempo attivo su questo fronte.

In partnership con IQnet, CSQA offre il servizio di certificazione sia a fronte della norma SA8000 che a fronte della norma SR 10.

SA 8000

SA8000 è una certificazione del sistema ma di gestione per la Responsabilità Sociale, riconosciuta e diffusa a livello internazionale. Tale certificazione è applicabile dalle aziende di tutte le dimensioni e di tutte le categorie merceologiche del prodotto trattato.
Lo standard SA8000 è stato di recente rivisto, con l’introduzione da parte dello standard owner (SAI) dello strumento della Social Fingerprint. L’obiettivo è quello di monitorare l’effettivo miglioramento nel tempo delle performance etiche delle organizzazioni. La Social Fingerprint è una check list che consente alle organizzazioni di “autovalutarsi” in modo da acquisire consapevolezza di quali siano le aree di debolezza e su cui lavorare per migliorare il proprio punteggio.
L’autovalutazione viene comunque validata dall’ente di certificazione.
La Social Fingerprint di ciascuna organizzazione diventa un documento pubblico, e rende quindi possibile il confronto tra organizzazioni certificate.

Le aree prese in esame da questo standard sono le seguenti:
  • I. LAVORO INFANTILE
  • II. LAVORO FORZATO O OBBLIGATO
  • III. SALUTE E SICUREZZA
  • IV. LIBERTÀ DI ASSOCIAZIONE E DIRITTO ALLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA
  • V. DISCRIMINAZIONE
  • VI. PRATICHE DISCIPLINARI
  • VII. ORARIO DI LAVORO
  • VIII. RETRIBUZIONE
  • IX. SISTEMA DI GESTIONE
La scelta di abbracciare questo standard può essere legata alla necessità di soddisfare una richiesta specifica di uno o più clienti, ma anche alla volontà di far comunicazione su questi temi.
Le aziende certificate hanno a disposizione un logo che possono utilizzare sui documenti aziendali e/o sul sito.

SR10

SR 10 invece è uno standard certificabile sviluppato da IQNet (di cui CSQA attraverso l’adesione alla Federazione CISQ è partner) che si prefigge di aiutare le organizzazioni ad implementare i principi definiti nella ISO 26000 (norma non certitificabile).
SR 10  valuta le modalità con cui i temi della responsabilità sociale vengono integrati all’interno delle strategie delle aziende; l’organizzazione può dimostrare ai clienti e agli stakeholder attraverso la certitificazione di essere attivamente impegnata su questo fronte.

La forza di questa norma, che racchiude in sé tutti i principi della ISO 26000 e delle organizzazioni internazionali che trattano i temi della responsabilità sociale, risiede nel richiedere alle organizzazioni un approccio secondo il Ciclo di Deming finalizzato al miglioramento continuo.

BILANCIO SOCIALE

Il Bilancio Sociale, detto anche Bilancio di sostenibilità, è invece uno strumento di rendicontazione e prevede che l’organizzazione elabori un bilancio prendendo in considerazione i parametri rilevanti, che spaziano tra gli ambiti economici, ambientali e sociali.

Esistono delle Linee Guida riconosciute a livello internazionale che guidano le organizzazioni nella redazione del documento. I modelli più diffusi e riconosciuti a livello internazionale sono G4 di GRI (Global Reporting Initiative) e AA1000 - Assurance Accountability 1000 (di ISEA Institute for social & ethical accounting).
Il Bilancio di sostenibilità è riferito ad un anno e generalmente viene redatto attraverso l’attività di un gruppo di lavoro interno all’organizzazione. Il documento, generalmente nella sua versione quasi definitiva, può essere sottoposto ad asseverazione da parte di un soggetto terzo, che valuta la coerenza del documento con la metodologia adottata e che redige una lettera di asseverazione.
 

SEDEX

Un’altra iniziativa nell’ambito della responsabilità sociale è nata in seno a SEDEX, organizzazione no profit con sede a Londra che si pone l’obiettivo di promuovere i temi etici nelle catene di fornitura di tutto il mondo.

Sedex ha creato SMETA (Sedex Members Ethical Trade Audit), una metodologia di audit e di report.
Il progetto è nato con l’obiettivo di armonizzare i requisiti e i report etici che ogni retailer chiede ai propri fornitori, cercando, di ridurre i costi e l’impegno di ogni soggetto evitando duplicazioni di audit sulle stesse tematiche.

E’ stata a tal proposito creata una piattaforma informatica con accessi personalizzati, in modo che ciascun soggetto possa vedere le aree di proprio interesse.
Possono entrare in questo sistema le aziende che partecipando and una catena di fornitura, indipendentemente dalla categoria merceologica. Generalmente l’ingresso in questo sistema è richiesto dal retailer; raramente può succedere che un’azienda in autonomia scelga di entrare nel sistema, ritendo di per utilizzare questo come strumento per entrare più facilmente in certi mercati/catene distributive.

A partire dal 1° giugno 2017 è entrato in vigore la versione della Metodologia SMETA 6.0, cha andrà a sostituire la versione 5.0.

Le principali novità riguardano i seguenti aspetti:
  • viene introdotto il tema dei diritti umani basato sul documento ONU UN Guiding Principles for business & human rights
  • aumentare la trasparenza in merito al processo di assunzione
  • affrontare in modo più strutturato il tema del lavoro forzato
  • introduzione di nuovi requisiti previsti dal Modern Slavery Act del Regno Unito
  • prevede requisiti finanziari e consente agli auditor di rilasciare non conformità in questo ambito

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