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Accordo UE-Regno Unito: l'impatto sul settore alimentare

Armonizzazione degli standard sanitari e fitosanitari

Accordo UE-Regno Unito: l'impatto sul settore alimentare
Accordo UE-Regno Unito: l'impatto sul settore alimentare Siglato l’accordo tra Unione Europea e Regno Unito che apre una fase inedita nei rapporti post-Brexit, con ricadute significative anche sul fronte agroalimentare.

L’intesa, che abbraccia diversi settori strategici, introduce misure concrete per facilitare gli scambi commerciali di prodotti alimentari e migliorare la cooperazione nel campo della pesca.

Standard comuni per cibo più libero

Uno degli aspetti più rilevanti riguarda l’armonizzazione degli standard sanitari e fitosanitari.

Dopo anni di frizioni dovute ai controlli doganali su carni, latticini e prodotti agricoli, Bruxelles e Londra hanno concordato un allineamento tecnico che dovrebbe semplificare le esportazioni e ridurre i ritardi alle frontiere.

Questo passaggio, atteso da tempo da produttori e distributori, segna un punto di svolta per la filiera agroalimentare europea e britannica.

Pesca, proroga strategica fino al 2038

Sul fronte marittimo, l’accordo prevede la proroga fino al 2038 dell’accesso dei pescherecci europei alle acque del Regno Unito.

In cambio, Londra potrà esportare più agevolmente prodotti ittici e alimentari verso l’UE.

Questo scambio di concessioni punta a stabilizzare un settore particolarmente colpito dagli attriti post-Brexit, riportando un equilibrio tra domanda, offerta e tutela delle risorse marine.

Filiera e consumatori: benefici attesi

Con la rimozione di numerose barriere non tariffarie, le imprese agroalimentari di entrambe le sponde della Manica tornano a operare in un quadro più prevedibile e favorevole.
Ciò potrebbe tradursi in un aumento degli scambi commerciali, una maggiore varietà di prodotti nei supermercati e una riduzione dei costi di importazione, a beneficio dei consumatori.

Verso una nuova normalità

Sebbene restino ancora nodi da sciogliere — come la mobilità giovanile o la cooperazione su ricerca e formazione — l’accordo rappresenta un passo importante verso una normalizzazione delle relazioni.
Per il settore agroalimentare, si tratta di un’occasione concreta per tornare a crescere in un clima di stabilità, trasparenza e regole condivise. (Fonte: https://cibuslink.it/)

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