
Il documento, che fa riferimento ai dati raccolti nel 2024, rappresenta un momento prezioso per fare il punto sull’evoluzione dello scenario della sicurezza alimentare e dei mangimi, approfondendo la complessità dei rischi emergenti e il ruolo determinante della vigilanza e della cooperazione tra le autorità competenti.
Il report raccoglie e analizza gli sviluppi più rilevanti dell’anno, offrendo una panoramica dettagliata delle attività svolte e dei risultati ottenuti dagli Stati membri.
Per il 2024 si segnala un aumento delle notifiche trasmesse attraverso le varie reti, con un incremento particolarmente evidente nel Sistema di Allerta Rapida per Alimenti e Mangimi (RASFF), dato che conferma l’impegno costante delle autorità europee nei controlli a tutela della sicurezza della filiera agroalimentare.
Per rispondere alla crescente esigenza di un dialogo più efficace tra le autorità competenti nel settore agroalimentare, l’ACN ha ulteriormente esteso la propria portata e rilevanza, con una partecipazione sempre più attiva da parte degli Stati membri.
In quest’ottica, la Direzione Generale per la Salute e la Sicurezza Alimentare (DG SANTE) ha promosso la creazione di due nuove reti all’interno della piattaforma iRASFF: la Rete per il Benessere Animale e la Rete per gli Animali da Compagnia.
La prima si occupa di garantire il rispetto delle norme europee in materia di benessere degli animali lungo tutto il ciclo di vita, mentre la seconda favorisce un rapido scambio informativo tra autorità per prevenire frodi e proteggere sia gli animali da compagnia sia i loro proprietari.
Entrambe le reti rappresentano strumenti cruciali per migliorare l’applicazione della normativa europea, grazie a una comunicazione tempestiva e strutturata tra i Paesi membri.
Nel 2024, l’innovazione ha continuato a guidare le attività della DG SANTE.
Dopo il successo di un progetto pilota basato sull’intelligenza artificiale, è stato avviato lo sviluppo di TraceMap, uno strumento avanzato integrato nel Sistema Informativo per i Controlli Ufficiali.
TraceMap, alimentato da tecnologie AI, sarà in grado di gestire grandi volumi di dati – oltre 10.000 notifiche ACN e 4 milioni di documenti TRACES ogni anno – automatizzando l’estrazione di informazioni da dati non strutturati, come documenti e immagini, e collegandoli a banche dati esistenti.
Sarà inoltre utile nell’individuare correlazioni tra allerta, operatori e schemi ricorrenti, favorendo indaginipiù rapide ed efficaci in caso di incidenti legati alla sicurezza alimentare e nella lotta contro le frodi alimentari.
Queste innovazioni rafforzano un sistema sempre più sicuro, sostenibile e reattivo, a tutela della salute pubblica europea.
Tali iniziative si inseriscono perfettamente nella strategia complessiva della Commissione, orientata a una maggiore trasparenza e resilienza del sistema agroalimentare. Il lavoro svolto nel 2024, e documentato in questo rapporto, ne è la testimonianza concreta.
La Rete di Allerta e Cooperazione in sintesi
Il Sistema di Allerta Rapida per Alimenti e Mangimi (RASFF) è stato istituito per garantire uno scambio rapido ed efficace di informazioni tra gli Stati membri, consentendo alle autorità preposte alla sicurezza alimentare di reagire tempestivamente in caso di rischi per la salute pubblica legati alla catena alimentare. La sua base giuridica è l’articolo 50 del Regolamento (CE) n. 178/2002.Con il termine reti AAC (Assistenza Amministrativa e Cooperazione) si fa riferimento alle strutture composte dalla Commissione europea e dagli organismi di collegamento designati dagli Stati membri, come previsto dall’articolo 103(1) del Regolamento (UE) 2017/625.
Il loro scopo è quello di agevolare la cooperazione tra autorità competenti.
Il Rapporto Annuale 2024 fornisce una panoramica e un’analisi delle informazioni scambiate all’interno della Rete di Allerta e Cooperazione (ACN) tramite il sistema elettronico iRASFF. L’ACN è costituita dal RASFF e dalle reti AAC.

Figura 1 – Componenti della Rete di Allerta e Cooperazione
Il documento evidenzia la continua crescita nell’utilizzo della rete da parte dei suoi membri, così come il crescente coinvolgimento di Paesi extra-UE nella cooperazione e nello scambio informativo.
Sospetti di frode nella Rete di Allerta e Cooperazione (ACN)
La Commissione europea analizza quotidianamente tutte le notifiche generate all’interno della rete ACN.Questo monitoraggio non solo consente di confermare la corretta classificazione o categorizzazione delle non conformità, ma permette soprattutto di individuare connessioni, tendenze e ricorrenze tra i casi segnalati.
Quando la situazione richiede un coordinamento più approfondito o ulteriori indagini, la Commissione trasmette i casi alle autorità competenti per le azioni successive.
Nel 2024, sono state identificate 1335 notifiche AAC e 1959 notifiche RASFF come potenzialmente riconducibili a comportamenti intenzionali.
Rispetto al 2023, ciò rappresenta un aumento del 24% per le notifiche AAC e del 21% per quelle RASFF.
A partire dal 2024, è entrata in vigore una nuova terminologia e classificazione dei sospetti di frode nel settore agroalimentare a livello UE.
Questa si basa sui riferimenti elaborati dal Comitato Europeo di Normazione (CEN) e dal Codex Committee on Food Import and Export Inspection and Certification Systems (CCFICS).
Le sospette frodi agroalimentari sono suddivise in tre categorie principali:
- Manomissione del prodotto (es. adulterazione, aggiunta o rimozione di sostanze);
- Manipolazione documentale (es. falsificazione di registri);
- Altre non conformità, come violazioni implicite di dichiarazioni (es. origine, metodo di produzione, ecc.).
Tali rapporti coprono l’intera catena agroalimentare: alimenti, mangimi, materiali a contatto con alimenti, benessere degli animali allevati, prodotti fitosanitari, medicinali veterinari e altri input che possono lasciare residui o contaminanti.
Queste pubblicazioni supportano gli Stati membri nell’adozione di controlli ufficiali basati sul rischio e aiutano le imprese del settore alimentare a valutare le proprie vulnerabilità rispetto a pratiche fraudolente o ingannevoli.
Controlli alle frontiere e casi di frode

Figura 2 – Numero di casi segnalati come sospetti di frode per categoria di prodotto (esclusi i residui di pesticidi) nel 2024
Nel 2024 sono stati effettuati 147 controlli ufficiali intensificati presso i posti di controllo frontalieri, coordinati dalle autorità competenti, su prodotti di origine animale, prodotti germinali, sottoprodotti di origine animale e prodotti compositi.
Di questi, 40 controlli hanno riguardato non conformità riconducibili a frodi, come la presenza di agenti antimicrobici non autorizzati negli alimenti o negli animali destinati alla produzione alimentare, in particolare in prodotti della pesca e crostacei.
I Paesi più frequentemente segnalati nel 2024 sono stati Turchia, Cina e India.
Carne e prodotti a base di carne
Nel 2024, la categoria carne e prodotti a base di carne rappresenta il 10% di tutte le notifiche (932) registrate nell’ACN.
Tabella 1: carne e prodotti a base di carne segnalati nell’ACN
I rischi microbiologici rappresentano quasi la metà delle notifiche, con la Salmonella che si riscontra soprattutto in carni di pollame, carne macinata di manzo, salsicce di maiale e carne di selvaggina, segnalando problemi igienici durante la lavorazione.
STEC (Escherichia coli produttore di tossina Shiga) e Listeria monocytogenes sono frequentemente segnalati nei prodotti di manzo e maiale, mentre il Campylobacter è principalmente presente nel pollame.
A un livello inferiore di segnalazioni, vengono notificati alcuni casi di contaminanti chimici, come piombo e cadmio nella carne di selvaggina, e residui di medicinali veterinari oltre i limiti massimi consentiti dall’UE (come antibiotici) in carne di manzo, maiale e pollame.
Seguono le segnalazioni di additivi alimentari non autorizzati o non dichiarati.
Per quanto riguarda i rischi fisici, i casi riguardano corpi estranei (ad esempio frammenti di metallo o pezzi di plastica derivanti dal processo di produzione o dai materiali di confezionamento) nei prodotti lavorati.
Vengono inoltre riportati episodi di frode e manomissione dei prodotti, inclusi etichettature ingannevoli (come false dichiarazioni di origine o qualità), sostituzioni non dichiarate (per esempio carne di manzo e agnello sostituita con carne di pollo in prodotti lavorati e misti) e importazioni illegali.
Le origini più frequentemente segnalate sono Polonia e Brasile, associate a Salmonella e problemi igienici.
Latte e prodotti a base di latte
Nel 2024, le notifiche riguardanti latte e prodotti lattiero-caseari rappresentano il 3% (245) del totale delle segnalazioni nell’ACN.Di queste, il 51% è collegato a potenziali rischi per la salute, con casi di contaminazione microbiologica (ad esempio Listeria monocytogenes, Escherichia coli produttore di tossina Shiga (STEC) e alcuni casi di muffe e lieviti).
Altri pericoli includono la presenza di corpi estranei (frammenti di plastica, metallo o legno), oltre a non conformità legate all’etichettatura, alla lavorazione e alla conservazione.
L’esempio più significativo di infezione patogena attraverso prodotti a base di latte crudo nel 2024 è la notifica 2024.5201, relativa a Yersinia enterocolitica in formaggio di capra da latte crudo proveniente dalla Francia. La notifica, inviata dai Paesi Bassi, originariamente segnalava la contaminazione da Yersinia in formaggi presenti su una nave da crociera statunitense.
Con ulteriori indagini condotte da altri Stati membri, è emerso che il prodotto era distribuito in 30 paesi sia all’interno che all’esterno dell’UE, con 181 casi segnalati legati al suo consumo in Francia, Belgio, Norvegia e Lussemburgo.

Tabella 2: latte e prodotti lattiero-caseari segnalati nell’ACN
Le notifiche riguardanti altre non conformità e sospetti di frode evidenziano frequentemente problemi legati alla tracciabilità, documentazione inadeguata, dichiarazioni false sull’origine del prodotto, uso improprio delle denominazioni di origine protette (DOP) e delle indicazioni geografiche protette (IGP), e manomissione del prodotto, come l’impiego di additivi non dichiarati (ad esempio acido ascorbico nel formaggio) o sostituzioni (specie di latte).
I prodotti provenienti da Francia, Italia e Paesi Bassi sono quelli maggiormente coinvolti nel 2024, con la Francia che risulta associata al maggior numero di casi.
Benessere animale
Nell’ottobre 2024, la Commissione Europea ha avviato una rete specifica di Assistenza Amministrativa e Cooperazione, chiamata Animal Welfare Network (AWN), con l’obiettivo di migliorare la collaborazione e lo scambio di informazioni tra gli Stati membri sui casi di benessere animale.La rete si concentra sull’assicurare un trattamento umano lungo tutto il ciclo di vita degli animali, dalla produzione, al trasporto fino alla macellazione.
È stata progettata pensando agli animali da produzione, motivo per cui le notifiche riguardanti gatti e cani sono state mantenute in una rete dedicata a parte.
L’AWN consente agli Stati membri di richiedere supporto e di scambiare conoscenze sulle migliori pratiche, puntando a uniformare gli standard di benessere animale in tutta l’UE.
Opera nel rispetto delle normative vigenti sulla protezione degli animali durante il trasporto e la macellazione, nonché delle direttive che stabiliscono gli standard minimi per gli animali allevati.
Nei primi mesi, l’attività dell’AWN è stata limitata, poiché gli Stati membri stavano ancora designando i punti di contatto e familiarizzando con il sistema.
Verso la fine dell’anno è stata organizzata una sessione di formazione e distribuite delle linee guida per favorire il coinvolgimento. Con le basi ora solide, l’AWN è pronta a favorire un significativo aumento delle notifiche sul benessere animale e della cooperazione tra gli Stati membri nel 2025, consolidando i progressi raggiunti nel primo anno di attività. (Fonte: https://www.ruminantia.it/)