Home Corporate Communication News Valle d'Aosta, certification of ecosystem biodiversity

Valle d'Aosta, certification of ecosystem biodiversity

A new project is underway to enhance the environmental and productive peculiarities of the Region

Valle d'Aosta, certification of ecosystem biodiversity
Valle d'Aosta, certification of ecosystem biodiversity Prende ufficialmente il via il progetto “Certificazione della biodiversità degli ecosistemi in Valle d’Aosta: una proposta innovativa per la sostenibilità ambientale” nella spettacolare cornice dell’anfiteatro naturale presso l’Osservatorio Astronomico della Regione autonoma Valle d’Aosta a Saint Barthélemy.

Un’iniziativa dedicata alla salvaguardia e valorizzazione della biodiversità, promossa da Institut Agricole Régional, Cave Mont Blanc de Morgex et la Salle, Coldiretti Valle d’Aosta, Comune di Nus, CSQA e il Parco Naturale Mont Avic, con l’obiettivo di valorizzare le peculiarità ambientali e produttive delle Regione Valle d’Aosta, attraverso l’applicazione di uno schema di certificazione della sostenibilità ambientale delle attività agricole del territorio valdostano.

partner_del_progetto.jpeg


Il progetto “Certificazione della biodiversità degli ecosistemi in Valle d’Aosta: una proposta innovativa per la sostenibilità ambientale” è finanziato totalmente dalla linea SRG08 – Sostegno ad azioni pilota e di collaudo dell’innovazione del Complemento Regionale per lo Sviluppo Rurale 2023/27 Regione Autonoma Valle d’Aosta.

“Considero positiva la sinergia fra gli enti coinvolti nel progetto che hanno scelto di collaborare per porre in essere le direttive europee in fatto di biologico – afferma l’Assessore all’Agricoltura e Risorse naturali Marco Carrel La programmazione dello Sviluppo rurale 2023/2027 ha scelto di dare rilievo all’autenticità e alla genuinità del territorio agricolo valdostano attraverso la certificazione del biologico e, in questo contesto, l’Assessorato sta lavorando e coordinandosi con gli organismi pagatori, per far sì che queste misure vengano veramente attuate e soprattutto riconosciute ai nostri agricoltori e allevatori.”

Il progetto non solo punta a migliorare la qualità delle produzioni agroalimentari locali, ma intende rafforzare anche l’identità del territorio, promuovendo la consapevolezza tra produttori e consumatori verso l’ambiente che ci circonda.

Il percorso innovativo della certificazione permetterà alle produzioni agroalimentari valdostane di avere un plus spendibile sia a livello locale, che nazionale ed internazionale, un esempio virtuoso di come la tradizione che si coniuga a sostenibilità ed innovazione consentano una crescita con un approccio integrato e sostenibile.

Tra le azioni principali del progetto:
  • Adattare alla specificità valdostana lo schema di certificazione Biodiversity Friend basato sulla valorizzazione della biodiversità;
  • Formare tecnici certificatori e operatori agricoli per garantire l’applicazione efficace del sistema di certificazione;
  • Promuovere il coinvolgimento degli stakeholder locali, incluse le aziende agricole, enti locali e consumatori;
  • Rinforzare la sostenibilità ambientale nelle filiere agroalimentari e nelle attività turistiche della Regione;
  • Valorizzare i prodotti agricoli locali attraverso un marchio di qualità riconosciuto, che evidenzi il legame con il territorio e la tutela della biodiversità.
“L’agricoltura in Valle d'Aosta è inserita in modo armonioso nel territorio e si basa essenzialmente sulla valorizzazione della biodiversità – dichiara Mauro Bassignana dell’Institut Agricole Régional - la grande prevalenza di prati e pascoli permanenti è una caratteristica distintiva della nostra regione ed è associata alla presenza di una flora e una fauna ricche di specie.
Gli studi condotti dallo IAR, inoltre, hanno messo in evidenza alti livelli di biodiversità vegetale e animale non solo nei prati e pascoli, ma anche nei frutteti e nei vigneti valdostani. Questo progetto, quindi, intende mettere in atto un percorso innovativo di certificazione, sia a livello delle singole aziende sia a livello del territorio, per esaltare il legame tra pratiche agricole, territorio e biodiversità e per valorizzare i prodotti agricoli locali attraverso un marchio di qualità riconosciuto”.


“L’idea di aderire a questo progetto - afferma Nicolas Bovard Presidente Cave Mont Blanc de Morgex et la Salle - è di cominciare ad analizzare le nostre pratiche agricole per capire a quale livello siamo di sostenibilità e come e di conseguenza se possiamo migliorarci in futuro, valorizzando così i nostri vigneti e quindi la coltivazione maggiormente rappresentativa il Prié Blanc”.

“L’aver pensato, stimolato e condiviso questo progetto
- sottolineano Alessia Gontier e Elio Gasco rispettivamente Presidente e Direttore Coldiretti Valle d’Aosta  - permetterà alle aziende agricole coinvolte nella sperimentazione di ottenere uno strumento per la certificazione della biodiversità derivante dall’adozione di pratiche agricole sostenibili che consentiranno un risultato a largo spettro sia per la conservazione della biodiversità del territorio e sia nei confronti dei consumatori, grazie all’attestazione che i prodotti siano stati ottenuti grazie a pratiche aziendali che consentano un’antropizzazione sostenibile del nostro sì bello ma alquanto difficile territorio, la Valle d’Aosta.”

“Siamo fieri di partecipare a questo progetto- dice Camillo Rosset Sindaco del Comune di Nus - il Comune ha sempre creduto nella conservazione dell'habitat originale di Saint Barthélemy, attraverso la conservazione delle attività agricolo pastorali e la creazione di un turismo ecosostenibile, proprio perché siamo fermamente convinti che il rispetto della natura è delle infinite differenze che la compongono sia fondamentale per il nostro futuro.
La biodiversità sarà una delle risorse per affrontare i gravi cambiamenti climatici che ci attendono, e mi auguro che questo studio sarà un'occasione per creare una collaborazione virtuosa tra attività lavorative, fruitori del territorio e scienza.”

“Siamo orgogliosi di partecipare a questo importante progetto che nasce dalla forte convinzione che l’innovazione, quando è saldamente radicata nella specificità dei territori, rappresenti uno degli strumenti più efficaci per valorizzare e tutelare il patrimonio di biodiversità degli agroecosistemi della Valle D’Aosta
– sostiene Pietro Bonato Presidente CSQA il nostro contributo si colloca in un’ottica di supporto tecnico, metodologico e formativo, adattato alle particolari condizioni agroecologiche della Regione.
Questo percorso rappresenta un esempio virtuoso di sinergia tra istituzioni pubbliche, mondo della ricerca e organismi di valutazione della conformità, nel comune obiettivo di costruire un futuro agricolo più resiliente, etico e rispettoso del capitale naturale”.

"L'obiettivo è permettere a tutti gli allevatori che operano nel Parco
- spiegano Davide Bolognini e Daniele Stellin rispettivamente Presidente e Direttore del Parco Naturale Mont Avic - di ottenere una certificazione, a dimostrazione che il loro lavoro e i loro prodotti sono ottenuti nel rigoroso rispetto dei principi di conservazione dell'ambiente naturale che il Parco persegue da oltre 35 anni. 
L'obiettivo dell'ente è certificare che le attività di allevamento svolte all'interno dell'area protetta sono condotte sempre secondo criteri di rigorosa tutela della biodiversità, fornendo nel contempo agli allevatori strumenti identitari di riconoscibilità, anche per una maggiore visibilità sul mercato”. 


Il progetto, della durata di 24 mesi, sarà accompagnato da una costante attività di comunicazione e divulgazione, con aggiornamenti consultabili sui siti ufficiali e attraverso i canali social dei partner del progetto.
 

Would you like to have more informations?

Contact us

Newsletter subscription form

You need information, contact us

One of our staff will answer or contact you as soon as possible

Fields marked with an asterisk (*) are required